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Verrebbe da pensare che l'illustrazione sia solamente un modo di tradurre quello che c'è scritto su un libro, in immagine per farlo capire meglio. Ma non è così. Il concetto di illustrazione è molto più vicino al pensiero di base dell'Art Nouveau ovvero l'arte che entra nella quotidianità delle persone, ne fa parte e si rende utile. L'illustrazione è un mezzo di comunicazione potentissimo, malleabile e soprattutto flessibile.

Sicuramente l'illustrazione più diffusa è quella per l'infanzia che troviamo principalmente nei libri. La flessibilità dell'illustrazione però è vastissima e, anche se non ce ne accorgiamo, la possiamo trovare ovunque. Non solo in libri illustrati per adulti ma anche in nicchie di mercato varie come i magazine, la musica, la moda e tanti altri.

L'impressione potrebbe essere quella. Il digitale ha fornito agli artisti una varietà di strumenti impressionanti. La comodità (più che la velocità) dell'illustrare in digitale è certamente alta rispetto a un normale lavoro fatto a mano e ti permette di intervenire rapidamente e senza troppi problemi (se lo si sa usare bene, è chiaro!). Vorrei sfatare il mito che il digitale è uno strumento facile e che permette di fare un'opera in 5 minuti perché non è così. Anche un'illustrazione fatta i digitale ha alle spalle la stessa mole di lavoro e fatica di un'illustrazione fatta a mano. Ultimamente però le due parti (tradizionale e digitale) si stanno assestando, creando un equilibrio nel panorama dei prodotti illustrati. Si sta riscoprendo il fatto a mano e lo si sta valorizzando nuovamente. A livello di competenze, spingo sempre i miei studenti, bravissimi nel digitale, ad esplorare anche le tecniche tradizionali. Se si scoprono lacune negli acquerelli o nella matita, si possono aggiustare e valorizzare anche molte cose nell'uso del digitale. Si migliora sempre.

Il fatto che si stia apprezzando nuovamente il fatto a mano al 100% non significa che si possa lavorare senza computer, soprattutto a livello professionale, dove spesso le commissioni vengono gestite via internet. L'illustratore di oggi non è più l'llustratore di 10/20/30 anni fa, che pensava solamente all'esecuzione di tavole e al consegnarle via posta o di persona. Dunque un computer (o almeno un buon tablet) è assolutamente necessario.

Illustrazione e fumetto sono parenti molto stretti, nascono dalle stesse regole di comunicazione e spesso si intrecciano. Ma non sono la stessa cosa. 

Questo non significa che un fumettista non possa fare illustrazioni e un illustratore non possa fare fumetti.

La base più solida sulla quale muoversi per illustrare è la passione. Senza passione non si può fare arte, di nessun tipo. Il principale elemento è la competenza artistica (fatta da manualità, conoscenza delle tecniche sia manuali sia digitali, gusto, stile, composizione e comunicazione).  L'illustrazione poi è un mestiere molto vasto, composto da tante competenze differenti tra di loro e oltre alla capacità artistica nel senso tecnico della parola, c'è anche l'aspetto di Marketing, promozione di se stessi, comunicazione con i clienti, capacità di proporsi e di presentarsi e di creare un personaggio riconoscibile al pubblico (vedi Gipi, Zero Calcare, Sarah Andersen, Gianni de Conno ecc...). Tutte cose che trovi in Camaleòn-Professione Illustratore.

Prima di rispondere a questa domanda bisogna capire cosa intendi per "saper disegnare". Se non hai mai tenuto in mano una matita è difficile intraprendere questo percorso senza prima comprendere e imparare qualche base di disegno, e potrò fornirti anche questo tramite il corso in uscita "Disegno Pratico" dedicato proprio alle persone che si sentono poco preparate sul fronte disegno classico.

Se per "saper disegnare" intendi essere il Michelangelo o il Leonardo moderno, ti dico subito che per quanto siano belli i disegni fatti bene, bisogna capire che per illustrare è necessario andare oltre la perfezione di una copia dal vero o di un ritratto.

Ti dico subito cosa NON chiedono: il pezzo di carta. Se hai intrapreso un corso all'accademia o all'università va benissimo, hai fatto benissimo e tanto di capello per non esserti fatto abbindolare dal corso più "serio" o "utile" come giurisprudenza o economia. E sono certa che avrai imparato cose meravigliose e incontrato professori preziosi. Ma senza un portfolio accattivante che dà lustro alle tue capacità e un marketing potente, la professione non potrà mai spiccare il volo. Questo chiedono i clienti.

È una domanda alla quale ho dedicato 1 anno intero a rispondere per creare un corso che dura 6 mesi. Poche righe per rispondere non bastano.

Permettiti un periodo da studente. Studia, leggi, esercitati e soprattutto sbaglia. Sbagliare quando si sta studiando è bellissimo e utilissimo. Sbagliare quando si sta già lavorando invece ha un prezzo a volte basso a volte alto. Bruciarsi le tappe presentandosi a case editrici o potenziali clienti quando ancora non si ha ben chiara la strada potrebbe costare caro. Dunque prendi il tuo tempo per capire cosa vuoi fare, cosa sai fare e soprattutto cosa migliorare. Miglioralo e poi penserai a come partire.

Quando leggo di persone che "muoiono di fame" e che quindi non riescono a guadagnare facendo gli illustratori mi dispiace e allo stesso tempo mi arrabbio molto perché condizionano anche coloro che ci credono ancora e che vogliono fare il passo. Non perché penso che queste persone mentano, ma semplicemente perché credo che sia un mestiere come un altro. Pensa ad un idraulico che non si aggiorna, non è professionale o che è rimasto fermo ai sistemi di tubi di 30 anni fa o che non si fa conoscere come il miglior idraulico della città.  Oggi non lavora e se lavora incontrerà 1000 difficoltà...O se si aggiorna ma non si presenta al suo pubblico rimarrà nell'ombra per sempre. Stessa cosa accade per noi. Oggi con il web, trovare clienti è possibile. È possibile collaborare con New York, Tokyo e qualsiasi angolo del mondo per qualsiasi rivista o progetto. Bisogna chiaramente avere competenze, presentarsi nel modo corretto e parlare alle persone giuste nel modo giusto.

Attenzione: non ti sto dicendo che farai i miliardi non appena ti presenterai. Come qualsiasi professione, ha bisogno di costanza, esperimenti e correzioni di rotta.

È un mestiere multitasking, composto da più cose e non solamente dal lato artistico... Rimanere aggiornati è fondamentale. Non solamente sui nuovi strumenti (come ad esempio nuove funzioni o nuovi programmi di grafica) ma anche sui cambiamenti del mercato, alle novità, a quello che attira di più. Ci vuole curiosità e umiltà.

Non si può essere Creativi h 24. Sarebbe troppo per chiunque. La Creatività è un muscolo che va allenato ma un atleta non corre tutto il giorno tutti i giorni. Ci sono i momenti di riposo. Stessa cosa accade per la Creatività. Imparare ad attivarla non è cosa semplice (soprattutto quando un progetto ci interessa poco) ma esistono tantissimi metodi efficaci che puoi trovare in Camaleòn. Gli esercizi sono stati fatti in collaborazione con il coach Andrea Biasci che numerose volte ha aiutato Creativi su più fronti.

Fare un preventivo e farlo rispettare è una delle grandi domande. In Camaleòn - Professione Illustratore dedico delle lezioni a questo aspetto. La formula matematica perfetta non esiste, varia per tutti e in base alla fama della persona. Un fazzoletto con uno schizzo fatto da Picasso non avrà lo stesso valore di una tavola 1 metro x 1 metro fatta da un'illustratore emergente.

Per farti una prima idea potresti dare un'occhiata a i tariffari dei colleghi, giusto per un primo confronto. Il metodo vero e proprio lo trovi all'interno di Camaleòn.

Rispondo a questa domanda in Camaleòn, fornendo dei metodi per farsi rispettare (e no, non c'è di mezzo un fucile).

È un modo gentile per dire che non capiscono il valore di ciò che fai. Piuttosto che capire perché vogliono sempre pagare in visibilità, eviterei fin da subito le persone che non sono disposte a pagare il giusto per una tua prestazione. Meglio perdere un po' di visibilità piuttosto che faticare inutilmente.

La visibilità è una cosa GRATIS che si ottiene in AUTOMATICO, soprattutto quando si creano immagini (=qualcosa che si VEDE). Il compenso è un valore economico (=soldi che possono servire per comprare beni, pagare bollette, vivere).